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Senso di appartenenza: la bussola delle organizzazioni moderne

A cura di Alessia Peyrot e Gloria Colorizio, PRAXI Risorse Umane


Il senso di appartenenza è una componente importante per il benessere delle persone e il successo delle organizzazioni, soprattutto oggi che viviamo un contesto di cambiamenti continui e di crescente instabilità. Sentirsi parte di una comunità, di un progetto condiviso, non solo aumenta la motivazione individuale, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro solido e collaborativo, rendendo l'azienda il luogo dove le persone desiderano restare e crescere.

I social media professionali si fanno promotori di questa esigenza. Attraverso la condivisione, trasformano le persone in veri e propri Ambassador aziendali, rafforzando i legami interni e favorendo una comunicazione più aperta e una cultura del lavoro basata su fiducia e collaborazione.
 

Dalla condivisione al senso di appartenenza

Nelle aziende, quando le persone scambiano idee, risorse e conoscenza si costruisce una rete di comunicazione che va oltre le semplici interazioni lavorative, generando un autentico senso di comunità.
 
Tuttavia, spesso l’attenzione si concentra sugli errori da evitare o sugli obiettivi futuri, trascurando l'importanza di riconoscere e celebrare i successi già ottenuti. Valorizzare i risultati, individuali e collettivi, è invece un potente motore motivazionale. Secondo un rapporto O.C. Tanner, infatti, il 79% dei dipendenti che riceve riconoscimenti si dichiara più motivato sul lavoro1.
 
I social media professionali, come LinkedIn, offrono alle aziende un’opportunità unica per comunicare successi e valori, sia internamente che esternamente. Raccontare storie autentiche e condividere traguardi rafforza la fiducia tra colleghi e costruisce un employer branding forte, attrattivo per nuovi talenti.
 

Costruire una narrazione condivisa attraverso LinkedIn: alcuni esempi

Alcune aziende hanno adottato strategie efficaci per utilizzare LinkedIn come strumento di condivisione e promozione della propria cultura.

Gli esempi che seguono dimostrano come una cultura organizzativa solida possa trasformarsi in una narrativa collettiva che coinvolge dipendenti, clienti e potenziali candidati.
  • Salesforce: attraverso il programma "Employee Spotlights" vengono condivise esperienze lavorative, progetti significativi e successi personali. Questo non solo esprime una cultura collaborativa, la varietà e l’unicità dei talenti interni, ma riflette l’impegno dell’Azienda verso la crescita professionale e personale dei propri dipendenti.
  • Airbnb: la campagna "Belong Anywhere" utilizza video e post per raccontare le esperienze lavorative dei dipendenti, evidenziando come l’azienda li supporti nelle sfide quotidiane e nel raggiungimento dei propri obiettivi. Questi contenuti, condivisi regolarmente, offrono una narrazione autentica che rafforza l’immagine dell’azienda come realtà inclusiva e orientata al benessere.  
  • Happy Socks: attraverso contenuti che celebrano momenti di team building e storie dei dipendenti, l’azienda trasmette un’immagine vivace e positiva. Questo approccio mette in risalto la gioia e il colore — elemento distintivo del brand e dei suoi prodotti — come valori fondamentali nella vita lavorativa, creando anche una connessione emotiva con il pubblico.


Rafforzare il legame anche con i potenziali candidati

Durante i colloqui di selezione, oggi i candidati non si limitano a chiedere cosa fa l’azienda; vogliono anche comprendere cosa significhi realmente vivere e lavorare in quel contesto e quali siano i valori che guidano le persone che la compongono. Chi non si è mai chiesto, durante il processo di selezione, che tipo di "pianeta" lo accoglierà?
 
In questo senso, i social media come LinkedIn permettono alle aziende di mostrarsi in modo trasparente, offrendo contenuti autentici che rispecchiano l’identità aziendale.
Questa trasparenza è particolarmente apprezzata dalle generazioni più giovani, come i Millennials e la Generazione Z, che cercano ambienti lavorativi dove sentirsi liberi di esprimere la propria personalità.
 
Grazie ai contenuti condivisi su LinkedIn, i potenziali candidati possono valutare se i valori e la cultura aziendale espressi siano in linea con le proprie aspettative, prendendo decisioni più consapevoli.
 

Coltivare una cultura di appartenenza vuol dire investire nel futuro delle organizzazioni

Investire nel senso di appartenenza significa intraprendere un percorso continuo di crescita condivisa, capace di generare valore sia per le persone che per l’organizzazione.

Coinvolgere i collaboratori come Ambassador della cultura aziendale non solo dà visibilità alle loro storie personali, ma rafforza profondamente il legame con l’azienda. In questo modo, ogni dipendente si sente parte di un progetto più grande e condivide con entusiasmo i valori e la mission aziendale.
 
Iniziative come corsi di formazione, programmi di riconoscimento e momenti di ascolto autentico contribuiscono ulteriormente a costruire una comunità lavorativa coesa, motivata e orientata al successo. Questi interventi, semplici ma mirati, consolidano la fiducia reciproca, stimolano la collaborazione e creano un ambiente di lavoro dove le persone si sentono valorizzate e incluse.
 
Ogni organizzazione ha il potenziale per avviare un cambiamento significativo, trasformando il senso di appartenenza in un motore di innovazione.

In un mondo sempre più connesso, costruire una cultura che valorizzi le persone è una risorsa imprescindibile per affrontare con successo le sfide future. Le aziende che scelgono di investire in questo percorso non solo migliorano il benessere dei loro collaboratori, ma gettano le basi per creare un ambiente in cui ogni individuo si senta parte integrante di una missione comune, contribuendo con passione e autenticità a costruire un futuro migliore per l’intera organizzazione.
  1 https://www.octanner.com/white-papers/the-business-case-for-employee-recognition

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